Trasformare gli avanzi di cibo in plastica biodegradabile monouso
Un team di ricercatori dell'Università di Waterloo ha sviluppato un metodo innovativo per produrre una plastica completamente biodegradabile utilizzando batteri che si nutrono di scarti alimentari. Questo approccio promette di ridurre i rifiuti e potrebbe risultare più economico rispetto alla produzione delle plastiche tradizionali. I risultati dello studio, intitolato "Production and Characterization of Biopolymer from Food Waste Using Pseudomonas putida", sono stati recentemente pubblicati sulla rivista ACS ES&T Engineering. "Utilizzare i rifiuti alimentari come nutrimento per batteri in grado di produrre bioplastiche è una prospettiva entusiasmante," ha dichiarato il professor Trevor Charles, docente di Biologia all’Università di Waterloo e co-autore della ricerca. "Questo metodo è importante perché potrebbe ridurre i costi di produzione dei biopolimeri." La plastica prodotta dai batteri, nota come PHA (polidrossialcanoati), si distingue per la sua capacità di degradarsi naturalmente in sottoprodotti innocui, sia in compost domestici che in ambienti naturali come campi agricoli, acqua dolce o salata. A differenza delle plastiche tradizionali, non lascia residui chimici dannosi né contribuisce all’inquinamento da microplastiche. Tuttavia, il processo di estrazione del polimero dai batteri rappresenta una sfida. "Al momento, il procedimento per rompere le cellule batteriche e recuperare il biopolimero è costoso," ha spiegato il professor Tizazu Mekonnen, docente di Ingegneria Chimica presso lo stesso ateneo e co-autore dello studio. "Stiamo lavorando per sviluppare un metodo di estrazione più efficiente ed economico, così da rendere il processo di produzione sostenibile su larga scala." Oltre a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti plastici, questa ricerca apre la strada a un'economia circolare, trasformando i rifiuti alimentari in una risorsa preziosa. Il prossimo passo per il team sarà ottimizzare e scalare il processo di estrazione del biopolimero, con l'obiettivo di rendere questa tecnologia pronta per una futura commercializzazione su ampia scala.



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